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Come funziona lo Spid

come funziona lo spid
Tempo di lettura: 4 minuti

In questo articolo si procederà a descrivere la definizione di SPID (Sistema Pubblico per l’Identità Digitale), come richiedere ed attivare un account con questa modalità, i ruoli previsti ed i soggetti che ne potranno usufruire e da quando sarà obbligatorio il suo utilizzo.

Che cos’è SPID?

Come già accennato nella parte introduttiva, SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico per l’Identità Digitale promosso dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e, quindi, dal Governo, che permette a cittadini e imprese di accedere con un unico login a tutti i servizi online di Pubbliche Amministrazioni ed imprese aderenti. Tale sistema nasce con l’obiettivo di favorire la diffusione dei servizi telematici e agevolarne l’utilizzo da parte di cittadini e realtà produttive. Inoltre, esso si basa su un modello federato e
collaborativo di aziende private. I “gestori delle identità digitali” (di seguito, Identity Provider) sono, infatti, realtà produttive accreditate dall’AgID per la fornitura dei servizi di identità digitale. Cittadini e imprese possono scegliere liberamente il proprio gestore di identità digitale preferito.

Come richiedere e attivare account SPID di identità digitale?

L’identità digitale SPID è rilasciata dagli Identity Provider che la forniscono a chi intende usufruirne e, al tempo stesso, gestiscono anche l’autenticazione degli utenti.
Il primo passo è andare sul sito www.spid.gov.it. Qui, per ottenere e attivare
un’identità SPID, l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver
verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Per richiedere l’identità digitale con SPID, è necessario presentare un modulo di richiesta di adesione che contiene tutte le informazioni necessarie per l’identificazione del soggetto richiedente (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita, codice fiscale, estremi del documento di identità) e le informazioni per essere contattati (un indirizzo di posta elettronica – univoco per ogni identità SPID – e un recapito di telefonia mobile). L’autenticazione dell’utente può avvenire in presenza o
a distanza.

Il primo tipo di autenticazione prevede l’esibizione di documentazione cartacea e moduli sottoscritti e può avvenire in due modi:

Il secondo tipo di autenticazione può avvenire in quattro modalità:

Ruoli previsti e soggetti che possono utilizzare SPID

Lo SPID identifica differenti ruoli.

Un utente si registra al servizio tramite un Identity Provider che crea un’identità digitale e gli assegna le credenziali per il riconoscimento. L’utente può utilizzare la sua identità digitale per l’accesso ai servizi online offerti dai Service Provider, che sono collegati a tutti gli Identity Provider. Sarà compito dell’Identity Provider verificare la correttezza dei dati di login immessi dall’utenti e fornire al Service Provider solo gli attributi dell’utente strettamente necessari alla fornitura del servizio.

Obbligo di utilizzo dello SPID

Dopo INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale) e INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), che hanno reso lo SPID obbligatorio, rispettivamente, a ottobre e novembre 2020, tutta la Pubblica Amministrazione richiede il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale dal 28 febbraio. Dopo il periodo transitorio stabilito fino a settembre 2021, lo SPID è, dunque, l’unica chiave di accesso per poter entrare nei portali degli Enti Pubblici che richiedono delle credenziali.



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